Acquaroli: la cena fascista




In attesa delle regionali di settembre 2020 (in 7 regioni), si conferma il candidato della destra per la regione Marche, membro del partito Fratelli d'Italia, Francesco Acquaroli. Quello che ora è deputato dal 2018 ha partecipato ad ottobre 2019 ad una cena per il ricordo della Marcia su Roma, avvenuta negli anni venti del secolo scorso. Acquaroli ha provato a giustificarsi, affermando che il pretesto dell'incontro era un altro, quello di discutere di problematiche con altri membri del partito, mentre Fratelli d'Italia ha preso le distanze dall'evento. Il fascismo dovrebbe essere solo una storia passata, da ricordare per non commettere gli stessi errori che hanno portato morte, dolore e ferite all'Italia come a tutto il resto dell'Europa. Ma non è così: si vedono ancora molti nostalgici e movimenti che si fondano sulle radici di un estremismo pericoloso e prendono ispirazione da slogan e leggi che caratterizzarono i tempi di Mussolini, come Casa Pound e Forza Nuova. Il fascismo non è morto. Non ancora.
Acquaroli la tua presenza a quella cena è un insulto all'antifascismo, un gesto condannato anche dall'ANPI. Le scuse non basterebbero, un ritiro della candidatura potrebbe essere l'unico modo per allontanare una personalità del genere da un compito istituzionale che rappresenta cittadini che vivono all'insegna di una Costituzione antifascista.